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Ho avuto un incidente ed ho riportato lesioni. Quanto vale il mio danno?

Il risarcimento del danno dovuto al danneggiato dipende dalle conseguenze riportate in dipendenza diretta dell’evento lesivo. La quantificazione del danno viene fatta da medici specialisti solamente nel momento nel quale il percorso di cura e riabilitazione viene ultimato.

Solo in quel momento, il medico specializzato in “Medicina Legale e delle Assicurazioni” valuta la documentazione medica completa (le cartelle cliniche, il verbale di accettazione del pronto soccorso, i referti degli esami strumentali, le eventuali relazioni dei medici che hanno avuto in cura il danneggiato su specifici aspetti – ad esempio lo psicologo, lo psichiatra, il fisiatra) ed esprime le proprie valutazioni sulla scorta delle elaborazioni dottrinali della Scienza medico legale.

Il medico legale esprime le sue valutazioni in termini di:

  • invalidità permanente;
  • invalidità temporanea totale;
  • invalidità temporanea parziale al 75%, al 50%, al 25%;
  • inabilità lavorativa generica e specifica;
  • danno da cenestesi lavorativa.

Qualora dalle risultanze medico legali emerga una incidenza del fattore psichico, egli valuta le considerazioni dello psicologo o dello psichiatra e inserisce tali voci nell’unitaria valutazione del danno da invalidità permanente (danno non patrimoniale).

Quanto mi pagano per il mio danno?

L’importo del risarcimento (e quindi il controvalore economico delle risultanze medico legali) dovrà poi essere ricavato in due differenti modi:

  • se l’invalidità permanente è inferiore o uguale al 9%, si applicano i valori indicati in specifiche tabelle di calcolo che periodicamente vengono adeguate. Attualmente (7 maggio 2024), si applicano quelle indicate nel D.M. 16/10/2023, pubblicato in Gazzetta ufficiale Serie Generale n. 247 del 21/10/2023;
  • se l’invalidità permanente supera il 9%, si applicano le Tabelle elaborate dai Tribunali di Roma e Milano, generalmente recepite da tutti i Tribunali dello Stato.

Il controvalore del risarcimento sarà determinato dalla somma delle singole voci di danno indicate dal medico legale.

A tale importo andranno sommate anche le voci di danno che non rientrano nell’accertamento medico legale, ad esempio le spese mediche sostenute (danno patrimoniale), il danno da mancato reddito per l’assenza dal posto di lavoro, per la perdita del posto di lavoro, per la modifica delle mansioni rivestite all’interno dello stesso luogo di lavoro (anch’essi, danni patrimoniali), e via dicendo.

Una corretta valutazione del risarcimento dovuto richiede una scrupolosa indagine su ogni singolo aspetto della pratica. Lo studio legale di infortunistica stradale TutelaSinistriStradali.it dell’Avv. Riccardo Martucci aiuta il danneggiato a documentare ogni aspetto utile alla corretta ricostruzione dell’importo complessivo del risarcimento dovuto.

La Compagnia di assicurazioni paga sempre quanto richiesto?

Ogni Compagnia di assicurazioni ha interesse a minimizzare l’esborso economico. Pertanto, la valutazione medico legale operata dal medico fiduciario della Compagnia tenuta al risarcimento sarà orientata nel contenere ogni quantificazione nei minimi.

Per tali ragioni, prima di recarsi dal medico legale incaricato dall’Impresa di assicurazioni, occorre premunirsi di una valutazione medico legale di parte.

Il mio ortopedico/fisiatra mi ha detto che lui può scrivere la relazione medico legale. Posso incaricarlo a tal fine?

La specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni richiede 4 anni di studi. Ciò significa che un laureato in medicina, per poter operare quale medico legale, deve impiegare altri quattro anni nello studio delle materie inerenti – tra l’altro – la valutazione delle lesioni.

Chi non ha maturato tale qualifica non può operare quale medico legale, né può indicare tale specializzazione nelle sue competenze.

Non di rado, qualche medico specializzato in altre materie (ortopedia, traumatologia, fisiatria etc.) propone ai propri clienti la redazione della Relazione medico legale, sostenendo di aver maturato esperienza in tale campo.

Lo studio legale di infortunistica stradale TutelaSinistriStradali.it dell’Avv. Riccardo Martucci si avvale unicamente della collaborazione di medici legali, ossia medici che hanno conseguito la prescritta specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni.

Infatti, nel dialogo tra professionisti, è indispensabile che gli stessi “parlino la stessa lingua”.

Supponiamo che, laddove sia necessario affrontare una causa per ottenere il giusto risarcimento, il Giudice incarichi quale Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.) un medico legale e che la Compagnia di assicurazioni faccia la stessa cosa. Se il danneggiato nomina un medico con specializzazione diversa (ad esempio, un ortopedico), quale considerazione potrà avere tale professionista da parte dei medici legali incaricati dal Giudice e dalla Compagnia? Quale autorevolezza potrà portare? E’ evidente che il medico legale nominato dal Giudice preferirà seguire le tesi e le quantificazioni prospettate dal medico legale della Compagnia, siccome basate sulla medesima scienza ed espressione delle medesime tecniche.

La misura del risarcimento, ovvero il controvalore economico del danno subìto, dipende dunque da molti fattori. In primo luogo dalla gravità della lesione patita. Poi, dal grado di recupero fisiologico. Quindi, dalla residua capacità dell’individuo. Successivamente, vanno valutati gli aspetti patrimoniali, quelli psichici, quelli relativi ai danni futuri.

La complessità della materia richiede una valutazione tecnica complessa, che l’Avv. Riccardo Martucci, tramite il suo studio è in grado di predisporre.

A voi la scelta.